Condensa interstiziale: cos’è e come evitarla.

Acerrimo nemico dei progettisti ed incubo dei proprietari, la condensa è spesso causa della formazione di muffe interne con spiacevoli conseguenze. Siamo abituati ai fenomeni di condensa “superficiali” più visibili ad occhio nudo, basti osservare una bottiglia d’acqua tolta dal frigorifero. Purtroppo però, esiste un fenomeno ancor più insidioso: la condensa interstiziale.

La condensa interstiziale è un fenomeno che si presenta all’interno delle murature o dei solai delle nostre abitazioni e risulta essere la più difficile da individuare e debellare. La miglior arma in questo caso è la prevenzione, intesa come cura dei dettagli in fase di progettazione e relativa posa in opera.

Per capire come si forma, è necessario fare un passo indietro parlare di fisica tecnica: l’aria contiene vapore acqueo (umidità) e la quantità varia in funzione alla temperatura. Più l’aria è calda, più vapore può contenere. Facciamo un esempio:

Un ambiente avente una temperatura di 20°C può contenere circa 17 g/mc di acqua. Ad una temperatura di 10° si possono avere al massimo 9 g/mc di acqua. Supponendo che l’aria a 20°C, incontrando una superficie poco isolata, si raffreddi fino a 10°C, non sarà più in grado di contenere l’acqua al suo interno e condenserà.

Che fare dunque? Curare sicuramente i ponti termici ed isolare nel migliore dei modi possibili i nostri edifici, garantendo prima di tutto anche un buon risparmio energetico.

E’ certamente noto a molti esperti del settore, quanto gli edifici ad alta efficienza energetica siano degli elementi molto a rischio condense, poiché la differenza di temperatura tra interno ed esterno è notevole. A tal proposito la tenuta all’aria e al vento degli elementi dell’edificio diventa un argomento fondamentale. Come fare per garantire una buona tenuta all’aria?

Nei prossimi articoli del blog, andremo ad elencare alcuni tra i prodotti principali utilizzati per la corretta permeabilità al vapore e tenuta all’aria degli edifici, le loro principali caratteristiche, gli accessori per la posa e gli errori da evitare.

Fonti: Riwega manuale tecnico tetto/parete – www.ingegneri.info